Case study: Assistenza per Nutrizionisti

Circa un mese fa, mi sono imbattuta in un'occasione di collaborazione inaspettata. Stavo chiacchierando con Carlotta, una biologa nutrizionista che ha uno studio ben avviato e una clientela variegata. Carlotta era curiosa di sapere cosa facessi esattamente come assistente virtuale perché non le era chiaro come fosse possibile offrire certi servizi da remoto. Non appena ho iniziato a spiegare il mio lavoro, ho catturato subito la sua attenzione.

Mi ha incalzato con una serie di domande, dimostrando un interesse sincero. "Ma quindi, tu puoi aiutare con le email? E le fatture? E gli appuntamenti?". Le sue domande erano un chiaro segnale: Carlotta era sommersa dalla burocrazia e dalle attività di back office, proprio quelle mansioni che, pur essendo essenziali, le rubano tempo prezioso e la allontanano dal cuore del suo lavoro.

Carlotta mi ha raccontato la sua routine. Le sue giornate erano un susseguirsi frenetico di appuntamenti con i pazienti, preparazione di piani alimentari personalizzati, ma anche lunghe ore passate a:

  • Gestire l'agenda: Spostamenti, cancellazioni, nuove prenotazioni che interrompevano le sue consulenze.

  • Emettere fatture: Un processo ripetitivo che richiedeva attenzione e tempo.

  • Gestire pagamenti e solleciti: Verificare bonifici, controllare il POS, inviare promemoria.

  • Archiviare documentazione: Cartelle pazienti, referti, analisi, tutto da organizzare e conservare in modo sicuro.

  • Comunicare via email e telefono: Rispondere a richieste di informazioni, follow-up, coordinamento con altri professionisti.

  • Organizzare corsi e webinar: Compiti logistici come la promozione, la gestione delle iscrizioni e l'invio di materiali.

Il risultato? Nonostante la sua passione e competenza, Carlotta si sentiva spesso stressata e sopraffatta. Aveva meno tempo per aggiornarsi, per sviluppare nuovi progetti o semplicemente per godersi la vita privata. Soprattutto, sentiva che la sua attenzione non era sempre al 100% sul paziente durante le sedute, perché la sua mente era ancora impegnata a processare la lista delle cose da fare.

La Soluzione: Il Potere della Delega Intelligente

Ascoltando Carlotta, ho capito che non aveva bisogno solo di "una mano", ma di un cambio di prospettiva sulla gestione del suo studio. Le ho spiegato i vantaggi concreti della delega a un'assistente virtuale:

  1. Recupero di Tempo Preziose Ore: Le ho mostrato come l'esternalizzazione di attività come la gestione dell'agenda, la fatturazione e l'archiviazione potesse liberare alcune ore a settimana, che lei avrebbe potuto reinvestire nello studio, nella formazione o nella vita personale.

  2. Focus sul Core Business: "Immagina di non dover più pensare ad emettere la fattura mentre il paziente ti sta ancora parlando delle sue difficoltà," le ho detto. "Potrai dedicarti completamente all'ascolto, alla diagnosi e alla creazione del piano nutrizionale perfetto." Questo ha colpito Carlotta nel segno. Il suo lavoro è l'ascolto e la consulenza, non la contabilità. La fattura può essere emessa anche dopo la visita e inviata via email al paziente insieme al resoconto del controllo effettuato. 

  3. Miglioramento dell'Immagine Professionale: Un back office gestito in modo impeccabile si traduce in un'esperienza più fluida e professionale per il paziente, dai promemoria appuntamento puntuali alla gestione efficiente dei pagamenti.

  4. Riduzione dello Stress e del Burnout: Liberarsi dal peso di scadenze e compiti ripetitivi riduce significativamente lo stress, permettendo al professionista di lavorare con maggiore serenità ed energia.

  5. Costi Ottimizzati: A differenza di un dipendente, un'assistente virtuale offre un servizio flessibile, adattabile alle sue reali esigenze, pagando solo per un totale di ore di lavoro effettive. Questo le consente di avere un supporto professionale senza gli oneri di un'assunzione.

Il Risultato: Una Nutrizionista più Libera e Focalizzata

Carlotta ha compreso subito il valore del mio servizio. Abbiamo iniziato con un pacchetto di poche ore al mese, concentrandoci sulla gestione dell'agenda e della fatturazione. Nel giro di poche settimane, Carlotta mi ha confessato di sentirsi "rinata". Il suo tempo con i pazienti era diventato più profondo e significativo, senza interruzioni mentali o preoccupazioni imminenti.

Ha iniziato a partecipare a più convegni, a dedicare tempo alla creazione di nuove risorse per i suoi clienti e persino a programmare le sue vacanze con maggiore tranquillità. 

Questo caso studio non è un caso isolato. Molti professionisti sanitari, come medici, psicologi, dentisti e, appunto, nutrizionisti, si trovano ad affrontare sfide simili.

La delega strategica delle attività amministrative non è un lusso, ma un investimento intelligente che permette di ritornare al cuore della propria professione: la cura e il benessere del paziente. 

E tu, sei pronto a liberare il tuo tempo per nutrire la tua passione?

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Perché un medico dovrebbe avere un’assistente virtuale

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Case study: Assistenza virtuale per psicologo